Storia della chiesa

San-Giovanni-2S. Giovanni dei Boschi/ Chiesa sussidiale e canonica

XIV secolo
Costruzione della chiesa
1950
Ricostruzione dei locali adibiti a sacrestia e del campanile crollato durante la guerra.
2004-2010
Ristrutturazione e restauro conservativo delle lesioni provocate dal sisma del 14.9.2003.

San-Giovanni-1Estratto dal libro:
Le chiese parrocchiali della diocesi di Bologna (1847)

“Varignana è il nome di un distretto comunale sotto il governo di Castel S. Pietro, distribuito in due territori parrocchiali, le cui chiese sono dedicate a S. Lorenzo l’una – arcipretura plebanale – e l’altra a S. Giorgio…”.
“… Pare che fosse una di quelle fortezze che formavano la linea degli Appennini, luogo nominato da Paolo Diacono storico longobardo, come sostiene il Calindri, sotto il nome di Verona, forse per sbaglio dei copisti invece di Varignana o Vregnana…”.
“Si può ricollegare la località Varignana con le terre possedute nel secolo VIII dagli Ursi duchi di Persiceta. Parte di tali beni, nel 753, entrarono a far parte del patrimonio dell’Abazia di Nonantola a seguito di donazione, da parte dei fratelli Duca Giovanni e Orsa, figli del defunto Duca Orso…”.
“1378: … Esistono due parrocchie, di S. Lorenzo che è l’attuale e di S. Maria, entrambe soggette allora al plebanato di Montecerere…”.
“14 dicembre 1614: … L’arcivescovo di Bologna cardinale Alessandro Ludovisi eresse la parrocchia di S. Lorenzo in pieve con titolo di arcipretura sottoponendovi l’altra di S. Maria e quella di S. Giorgio…”.
“…che altra sussidiale esisteva appellata a S. Giovanni Battista della Tassinara detta ancora de’ Boschi, la cui erezione fu dovuta ad un Bolognino di Albertuzzo Basciacomari, che per testamento rogato alli 4 luglio 1309 nel luogo delle Tassinare ordinò che i suoi eredi provvedessero la chiesa di calici, libri, ed apparati necessari e che vi mantenessero residente un sacerdote e un chierico”.

Sacerdoti Rettori / Oratorio S. Giovanni dei Boschi

1837 – 1838: don Andrea Gallegati
1839 – 1841: don Pietro Movini
1841 – 1870: don Giacomo Balducci
1870 – 1880: don Enrico Buschi
1880 – 1895: don Paolo Cena
1896 – 1917: don Sante Domenicali

decreto del Card. Giorgio Gusmini, Arcivescovo di Bologna (1918):
“… Dividiamo, separiamo e dismembriamo dalla Parrocchia di S. Giorgio di Varignana tutto il territorio che forma il Sussidio di S. Giovanni dei Boschi e lo uniamo ed incorporiamo con tutti i terreni, le case in esso esistenti o che vi saranno costruite, la Chiesa sussidiale e sue dipendenze e beneficio ad essa annesso di modo che il Cappellano Curato che di questo sarà investito dipenderà d’ora in avanti nell’esercizio del suo ministero non più dall’Arciprete di S. Giorgio di Varignana ma dal Parroco di S. Antonio della Gaiana ed a questi sarà di aiuto in conformità del Capitolato da stipulare fra loro…”.

1919 – 1920: don Guido Baronio
1920 – 1924: don Umberto Montanari, da Medicina indi a Bertalia
1925 – 1928: don Pasquale Rivola, indi a Imola
1929 – Definitivamente passa sotto l’amministrazione del parroco della Gaiana

Card. Giacomo Biffi, Arcivescovo di Bologna
(visita pastorale del 15.10.1988):

“Questo luogo è sempre rimasto un richiamo alla fede e un caro luogo di culto per le famiglie della zona, anche se necessariamente un po’ abbandonato dai sacerdoti.
Credo che per chi proviene da lontano, dalla via Emilia, e arriva qui è una sorpresa trovare in mezzo a questa campagna un centro vivo di preghiera, di attenzione al Signore; è una sorpresa gioiosa, felice.”

Card. Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna
(visita pastorale del 20.03.2010)